domenica 27 maggio 2012

Caffettiere speciali e Napoletane

Le caffettiere hanno per me un senso quasi romantico, offrono un'occasione eccezionale di amarcord al mio animo e riportano alla mia mente scene dell'infanzia in cui le nonne si affaccendavano nelle cucine e concludevano ogni pranzo e cena con un buon caffè.

Mi pare di riconoscere che quello debba essere il senso di preprare un caffè: non soltanto un'occasione per gustare il piacere della nostra bevanda nazionale ma anche un rito quasi reloigioso, quando l'operazione si svolge con la dovuta calma!

Non parlo del caffè preparato di fretta la mattina, quando si sta correndo via per andare al lavoro, quando già si pensa che poi ce ne sarà un'altro dal sapore,purtroppo quello si, inconfondibile, lì, alla macchinetta coi colleghi d'ufficio.

Parlo piuttosto di tutti quei caffè che racchiudono una storia, i momenti della nostra vita.
Se chiudi gli occhi vedo già la caffettiera sul fuoco quando si prepara un caffè per non farti addormentare dopo una buona cena a casa di amici, il caffè saporito e caldo della domenica mattina, il caffè delle vacanze fatto in casa per accogliere gli amici ed i vicini.

Penso alla caffettiera sul fuoco, al rumore caratteristico della fuoriuscita del caffè, all'aroma che si sparge ovunque e che mi rassicura, mi tranquillizza per la sua ripetitività.
E' una macchina del tempo che mi porta indietro e mi racconta storie di caffè, di persone, di piattini e tazzine, di conversazioni e storie.

Ci sono caffettiere che sono poi oggetti speciali e copletamente rituali come le caffettiere napoletane che testimoniano una storia di costumi ed abitudini oggi molto poco di moda ma che dovrebbe aiutarci a riflettere.
Il tempo e la cura dedicato alla preparazione del caffè, nel passato a Napoli, erano tempo e cura dedicati alle persone per cui quel caffè stesso andava preparato. Il rito non era solo quello di girare la macchinetta per permettere all'acqua di raggiungere il caffè ma piuttosto quello di una gestualità e tempistica oggi praticamente sconosciute che servivano ad abbracciare l'ospite, l'amico o il vicino per farli sentire un pò come di famiglia.

I tempi della vita moderna non permettono di godere a pieno del piacere di un caffè tradizionale. Sta a noi ritagliarci il tempo per poter godere di una magia alchemica come quella del caffè e di saper creare nuovi momenti e nuove situazioni in cui il caffè è di nuovo un piacere sociale, un atto d'amore e perchè no?una sponda per la nostra memoria.